Matilde vive con il nonno Luccio in una piccola casa a pochi metri dalla riva del mare, sulla costa tirrenica. Tutt’intorno poche tracce di urbanizzazione, solo l’orizzonte arrabbiato del mare d’inverno. Ogni giorno, il sole non fa in tempo a sorgere che Matilde è già in spiaggia con il suo metal detector. Cerca le cose che gli altri hanno perso. Oggetti spesso oinsignifianti, ma non per lei che guarda al mondo da una prospettiva tutta sua.

In uno dei tanti giorni che si rincorrono uguali lungo la striscia di sabbia dove vive, il beep del metal detector si fa più insistente del solito. Matilde scava e trova qualcosa di magico. Non riesce a decifrare quella forma oblunga, quella grossa massa di ferro, e di sicuro non può immaginare che si tratti dell’oggetto che le cambierà la vita per sempre.